Винченцо Беллини, «Сомнамбула»

I, 1: "Viva, viva Amina"

I, 1: "Tutto è gioia, tutto è festa"

I, 1: "Viva Amina"

I, 1: "Care compagne, e voi teneri amici"

I, 1: "Sovra il sen la man' mi posa"

I, 1: "Io più di tutti, o Amina"

I, 1: "Perdona, o mia diletta, il breve indugio"

I, 1: "Prendi: l'anel ti dono"

I, 1: "Ah, vorrei trovar le parole"

I, 1: "Domani, appena aggiorni"

I, 1: "Vi ravviso, o luoghi ameni" (Rodolfo)

I, 1: "Contezza del paese avete voi, Signor?"

I, 1: "A fosco cielo, a notte bruna"

I, 1: "Basta così"

I, 1: "Son geloso del zefiro errante"

I, 2: "Davver, non mi dispiace"

I, 2: "Che veggio?"

I, 2: "O Ciel! che tento?"

I, 2: "Osservate : l'uscio è aperto"

I, 2: "È menzogna"

I, 2: "D'un pensiero e d'un accento"

I, 2: "Non più nozze"

II, 1: "Qui la selva è più folta ed ombrosa"

II, 1: "Reggimi, o buona madre"

II, 1: "Vedi, o madre... è afflitto e mesto"

II, 1: "Viva il conte!"

II, 1: "Ah! Perché non posso odiarti"

II, 2: "Lasciami: avver compreso assai dovresti"

II, 2: "De' lieti auguri a voi son grata"

II, 2: "E fia pur vero, Elvino"

II, 2: "Lisa! mendace anch'essa!"

II, 2: "Signor? Che creder deggio?"

II, 2: "Oh! Se una volta sola"

II, 2: "Ah, non credea mirarti"

II, 2: "Ah! Non giunge uman pensiero"